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Confermata la presenza di adulti di Vespa velutina a Torino: ora si cerca il nido

La presenza del calabrone asiatico, Vespa velutina, è sempre più diffusa in Italia.

Il 23 Ottobre un’apicoltrice della zona di Cavoretto, provincia di Torino, ha segnalato la presenza di un adulto di V. Velutina in predazione di api del suo apiario. Consci dei danni che questo calabrone causa alle api e all’apicoltura, la segnalazione è stata urgentemente gestita in collaborazione tra CREA (Bologna), associazioni apistiche locali (Aspromiele), e il Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari (DISAFA) dell’Università di Torino.


Il Laboratorio sulla salute e il comportamento degli impollinatori (BeeLab) del DISAFA, assieme a tecnici apistici locali, sono intervenuti immediatamente sul posto per investigare la situazione emergenziale e mettere in atto pratiche di monitoraggio degli individui e dei nidi.

Nei giorni successivi alla segnalazione, vari individui adulti di V. velutina sono stati avvistati in prossimità degli apiari. Alcuni sono stati catturati e altri sono stati trovati nelle trappole di monitoraggio ivi appositamente posizionate, permettendo la conferma tassonomica. Si ritiene che la presenza di V. velutina sia per ora circoscritta alla zona di Cavoretto (TO).


E' la prima conferma di V. velutina nel torinese. Le attività di monitoraggio continuano, nella speranza di individuare i nidi per poterli abbattere e quindi eradicare localmente o almeno controllare la diffusione del calabrone asiatico. Per il monitoraggio il DISAFA integrerà tecniche sia classiche che innovative, come l'utilizzo di termocamere.



La presenza di V. velutina a Torino comporta un grande rischio di per il comparto apistico e conseguentemente per l’ambiente, considerata la grande potenza di diffusione di questa specie e abilità predatoria verso le api (Apis mellifera). E’ quindi necessario attuare monitoraggi e controlli sempre più efficienti per sperare nell’eradicazione e controllo della specie dalla zona.


L’intenzione è quella di procedere con un approccio integrato tra enti scientifici, associazioni di apicoltori, apicoltori e cittadini per proteggere l’ambiente e l’apicoltura piemontese da questo “nuovo” rischio.


Cosa si può fare?

Innanzitutto informarsi su come riconoscere V. velutina: https://www.vespavelutina.eu/it-it/vespa-velutina/come-riconoscerla.

Quindi, se si ritiene di averla vista, fare foto da allegare alla segnalazione da inviare al link https://www.vespavelutina.eu/it-it/cosa-puoi-fare/invia-la-tua-segnalazione.

Nel frattempo, cittadini ed apicoltori sono invitati a costruire e posizionare semplici trappole per monitorare la situazione:



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